Alitosi, le 7 cause più frequenti ed alcune formidabili soluzioni

Alitosi, le 7 cause più frequenti ed alcune formidabili soluzioni

Alitosi le cause più comuni

 

L’alitosi, ovvero l’emissione di odore sgradevole durante la respirazione, è un problema piuttosto diffuso e nella maggior parte dei casi facilmente risolvibile.

Ne sono colpiti ugualmente entrambi i sessi ed in genere aumenta con l’avanzare dell’età.

Le cause possono essere davvero svariate ma nella maggior il problema può essere facilmente risolto.

E’ importante però non sottovalutare questo genere di manifestazioni, sia perchè possono essere il sintomo di problematiche più gravi sia per le implicazioni a livello sociale che comportano.

Da cosa può dipendere l’alito cattivo?

 

Un italiano su 4 ha l’alito cattivo abitualmente e le cause possono essere davvero tante.

 

Al contrario delle credenze comuni l’origine più frequente dell’alitosi non è da ricercarsi nello stomaco e nella cattiva digestione bensì nei problemi del cavo orale.

 

Più precisamente la colpa è dei batteri presenti sulla nostra lingua, e su tutte le superfici interne alla bocca, che dopo aver approfittato dei residui di cibo o dei tessuti, emettono gas, in particolare solfati, mal tollerati dalla maggior parte dei nasi.

 

Ci sono poi alimenti o abitudini che possono decisamente peggiorare la situazione favorendo il proliferare dei batteri oltre che malattie sistemiche di cui l’alitosi rappresenta solo un sintomo, da qui l’importanza di indagarne l’origine.

 

Diamo uno sguardo insieme alle cause più comuni.

 

Le 7 cause più frequenti

 

Cattiva igiene orale: l’alitosi può essere frequentemente causata da una scarsa igiene orale o effettuata in maniera non accurata.  Se non si spazzola e si usa il filo interdentale quotidianamente, i residui degli alimenti permangono nella bocca e provocano il proliferare dei batteri. Ciò provoca prima la comparsa del cattivo odore ed a lungo andare l’insorgere di problemi più gravi quali gengiviti e parodontite. Se l’alitosi è dovuta, per esempio, a una scarsa igiene orale, due giorni di utilizzo regolare di spazzolino e filo interdentale aiutano a riavere un alito fresco.

 

Gli alimenti: Ci sono alcuni alimenti, come kiwi, spinaci, prezzemolo, basilico, latte, funghi e riso, che sono buoni alleati contro l’alito cattivo poichè degradano o intrappolano i composti sulfurei e tamponando quindi il cattivo odore emesso dalla bocca. Al contrario ce ne sono altri che favoriscono l’insorgere dell’odore sgradevole. Tra questi i più conosciuti sono l’aglio e la cipolla ma non sono i soli, c’è anche il caffè. Questo perchè la caffeina rallenta la produzione della saliva, che ha il compito principale di lavare via i batteri e tenere la bocca pulita; lo stesso meccanismo vale per il vino. Ci sono poi gli aminoacidi contenuti nel formaggio che favoriscono la formazione di composti solforati volatili molto pestiferi e lo stesso meccanismo vale per le carni rosse. Anche il non mangiare frequentemente, come accade alle persone a dieta, può provocare un respiro sgradevole. In tutti questi casi può essere sufficiente lavarsi i denti accuratamente dopo i pasti per  rinfrescare la bocca.

 

Malattie parodontali: L’alitosi permanente o l’alterazione del gusto sono segnali di allarme di malattie parodontali, causate da placca batterica. Molto comune, infatti, è l’alitosi da parodontopatie, cioè legata ad infiammazioni e infezioni del tessuto di sostegno dei denti, che provocano il sanguinamento delle gengive. Secondo alcune ricerche, a soffrirne in maniera lieve o avanzata sarebbe addirittura il 62% degli italiani. Un trattamento odontoiatrico adeguato può risolvere questo tipo di problema. 

 

Carie: la presenza di carie non trattate può causare alitosi. Questo perchè un dente cariato non trattato può trasformarsi in un piccolo serbatoio di detriti alimentari che, come tutte le sostanze organiche in via di decomposizione, producono cattivi odori. Inoltre il ristagno di residui di cibo provoca il proliferare dei batteri che innescano un circolo vizioso. 

 

Secchezza orale: Si ha quando il flusso di saliva diminuisce a causa  dell’utilizzo di farmaci, di problemi alle ghiandole salivari o se si respira continuamente con la bocca. Se non si ha sufficiente saliva, i residui degli alimenti non si eliminano. Se si soffre di questo problema il dentista potrà consigliare una saliva artificiale, mangiare dolci senza zucchero o un aumento del consumo di liquidi. 

 

Tabacco: Oltre a macchiare i denti, ed essere dannoso per la salute in generale, il tabacco può causare l’alito cattivo. Esso riduce la capacità di assaporare e irrita i tessuti gengivali. Infatti i fumatori sono più esposti alle malattie gengivali e anche a sviluppare il tumore della bocca. 

 

Malattie Sistemiche: Alcune malattie hanno sintomi relazionati con l’alitosi. Tra queste l’infezione sinusale o del polmone, la bronchite, il diabete, alcune malattie epatiche o insufficienza renali.  Il dentista o il medico possono comprendere la causa dell’alitosi in base al tipo di odore emesso. Per esempio, l’alito “acetonico” può indicare la presenza di diabete, quello “uremico” di un’insufficienza renale. In generale, per comprendere la causa di questo disturbo, il dentista esamina denti, gengive, tessuti orali e ghiandole salivari e s’informa su abitudini alimentari e vizio del fumo. Al termine dell’esame, se riscontra problemi sistemici indirizza il paziente dal suo medico

 

 

Prevenzione

 

L’alitosi può essere prevenuta con una corretta igiene orale, semplicemente lavando i denti dopo ogni pasto e spazzolando con cura anche la lingua, in modo da abbattere i microrganismi responsabili della produzione dei composti solforati volatili.

E’ importante, inoltre, usare regolarmente il filo interdentale e programmare con il dentista sedute di controllo e per la pulizia professionale.

Anche i colluttori potrebbero essere d’aiuto grazie alle sostanze antisettiche in essi contenute ,come la clorexidina. Sulla loro efficacia però c’è un dibattito in corso.

 

Rimedi Naturali 

 

Trattandosi di un problema atavico già Plinio il Vecchio suggeriva rimedi naturali contro l’alito cattivo come cenere di testa di lepre o i denti di asina, latte d’asina, polvere di corna di cervo e pietra pomice…  

 

Senza ricorrere a questi rimedi estremi esistono effettivamente delle alternative naturali che aiutano molto a tamponare il problema.

 

Come già detto ci sono dei cibi che aiutano a combattere il problema perchè intrappolano i composti sulfurei presenti nel cavo orale (kiwi, spinaci, prezzemolo, basilico, latte, funghi e riso). Anche masticare carote crude e sedano aiuta a mantenere l’alito fresco e a prevenire la formazione della placca.

 

Un valido rimedio è rappresentato dai chiodi di garofano, da portare con se e masticare al momento del bisogno. 

 

Incredibilmente anche un gesto semplice come bere acqua potrebbe essere di grande aiuto perchè contrasta la secchezza della bocca, lava via i residui e tiene così a bada il proliferare dei batteri.

 

Meglio evitare invece caramelle e chewing-gum al mentolo, specie quelli contenenti zucchero, che oltre ad avere un effetto “tampone” limitato nel tempo potrebbero al contrario peggiorare la situazione.

 

 

Una curiosità…perchè l’aglio fa puzzare l’alito?

 

Tutta colpa dell’allicina, molecola instabile responsabile del caratteristico odore dell’aglio. Questa si trasforma rapidamente in composti solfurei, che “regalano” all’alito il suo tono pungente. Il corpo metabolizza la maggior parte di queste molecole nel giro di poche ore, a eccezione del solfuro di metil-allile, che può rimanere in circolo anche fino a due giorni e una volta giunto ai polmoni ripresentarsi nel respiro (è anche responsabile dell’odore agliaceo di sudore e urina).

 

 

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